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Pizza tonda con il metodo dell’autolisi 8 ore di lievitazione

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Portata pizza
Cucina Termitana
Porzioni 2 pizze

Ingredienti
  

Dosi totali per due panetti idratazione 70%

  • 300 grammi Farina W 260-280
  • 210 grammi Acqua idro 70%
  • 10 grammi Sale
  • 2 grammi Lievito di birra fresco

Dosi autolisi

  • 300 grammi Farina
  • 165 grammi Acqua idro 55%

Dosi chiusura impasto

  • 465 grammi Impasto Autolisi
  • 45 grammi Acqua
  • 2 grammi Lievito di birra fresco
  • 10 grammi Sale

Istruzioni
 

Procedimento autolisi (miscelazione iniziale di farina ed acqua) ore 10:00

  • Miscelare gli ingredienti fino a quando tutta la farina assorbe tutta l’acqua. Chi usa la planetaria far girare a bassa velocità.
  • Alla fine del procedimento dell’autolisi l’impasto deve risultare amalgamato ma non liscio quindi non miscelare troppo (con macchina a spirale considerate che servono circa 6-7 minuti)
  • Coprire l’impasto e lasciare riposare a temperatura ambiente per 2 ore.

Procedimento chiusura finale impasto ore 12:00

  • Aggiungere il lievito in un poco d’acqua e cominciare ad incordare
  • Continuare aggiungendo la restante acqua a filo fino a raggiungere un impasto abbastanza morbido
  • Prima di terminare l’inserimento di tutta l’acqua, aggiungere il sale devono passare almeno 5 minuti da quando abbiamo inserito il lievito.
  • Aggiungere il restante quantitativo dell’acqua (poco) fino ad avere un impasto abbastanza liscio ed incordato
  • Effettuare una serie di pieghe (anche di più se l’impasto non risulta liscio ed asciutto, sempre con pausa di 15 minuti l’una dall’altra)
  • Chiudere in un contenitore e lasciare riposare a temperatura ambiente. Cercare di chiudere l'impasto a 26° circa.

Staglio ore 17:00

  • Procedere alla formazione dei panetti
  • Posizionarli nella cassetta di lievitazione
  • Stesura e cottura ore 20:00

Note

L'autolisi è una tecnica di impasto semi-diretto che si pratica in tre fasi: miscelazione iniziale della farina con dell’acqua; riposo dell’impasto autolitico così ottenuto (che può variare da un minimo di 20 min fino ad un massimo di 24 ore); ed in fine l’impasto finale. Esso dona all’impasto una particolare estensibilità, ma nello stesso tempo ne migliora l’elasticità e il grado d’assorbimento d’acqua, si riducono anche i tempi d’impastamento e l'impasto risulta particolarmente liscio. Tale tecnica può essere utile quando vengono utilizzate le farine particolarmente resistenti. Consente di ottenere un prodotto finale, contrassegnato da tre particolarità: un sapore caratteristico, un ottimo sviluppo e una più lunga shelf-life. Inoltre si riducono i tempi d’impasto, la consistenza dell’impasto diventa particolarmente liscia e malleabile, si ha una formatura più agevole ed il prodotto finito ha un volume superiore, una migliore alveolatura e una maggiore sofficità della mollica.